E' difficile trovare
qualche cosa da obiettare a quanto esposto dal Sindaco in occasione
della manifestazione chiamata “Gli stati Generali del Turismo”.
La manifestazione sembra riempire, e certamente riempie parzialmente,
un vuoto nella realtà politica-istituzionale della Città e
provincia che era occupata una volta dalle Aziende di Soggiorno e
dall'Ente provinciale del Turismo. Accanto ad un Assessore al Turismo
a tempo parziale perché divide il suo impegno con la delega di altri
due incarichi, accanto, dunque, ad un Assessore spesso non nominato
in base a specifiche competenze, ma per ragioni politiche, non c'è
nulla. Ora poi che le Provincie sono state abolite il Turismo fa capo
ad un assessore al Turismo che nonostante la buona volontà, ancora
deve imparare il mestiere.
Ma ritornando agli Stati
Generali, è indubbio che tale manifestazione è stata positiva ed
ha permesso il manifestarsi, affiorare una realtà socio-culturale
sconosciuta, che si è dimostrata pronta ad entrare in gioco per
dare il suo contributo di idee e di iniziative concrete per quanto
riguarda le manifestazioni ed eventi direttamente collegabili al
Turismo.
Gli Stati Generali
peraltro hanno il difetto della occasionalità e lasciano aperto il
settore più ampio del Turismo che, come abbiamo scritto il 28
febbraio 2014.
il Turismo non è
commercio, ma è anche commercio. Il Turismo non è industria, ma è
anche attività industriale. Il Turismo non è viabilità e
trasporto, ma anche viabilità e trasporto. Non è cultura, ma è
anche attività culturale. Non è sanità, ma anche cura e soggiorno.
Non è industria alberghiera, ma anche attività alberghiera. Il
Turismo coinvolge praticamente un complesso di attività così vasto
che non può essere seguito, analizzato e gestito da una sola di
queste componenti economiche e richiede una particolare ed unitaria
visione di questo fenomeno sociale che necessita una elevata
professionalità di coloro che se ne occupano.
Ora chiunque abbia da dire
o fare o proporre o chiedere in questo settore non sa a chi
rivolgersi e non è da pretendere che gli assessori al turismo,
nominati e scelti secondo criteri del tutto alieni e precari siano
in grado di sostituire e rappresentare tutte queste realtà. Una
proposta è stata fatta il 28 febbraio 2014 da Pecos Bill!
Pesaro li 20 Nov.20\5
P. Emilio Comandini
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