domenica 29 dicembre 2024
PARCHEGGI SOPRAELEVATI A PESARO
PARCHEGGI A PESARO
L'ACI di Pesaro sentita la Commissione Infrastrutture e I di Pesaro ha ha proposto al Sindaco di Pesaro le seguenti considerazioni sulla collocazione delle opere che riportiamo qui integralmente:
1)Area Piazzale Matteotti
Non si ritiene possibile la realizzazione di un parcheggio in struttura sia per la presenza di alberi
ad alto fusto sia per la presenza,al di sotto del piano viabile, di importanti reperti archeologici
che certamente non avrebbero il benestare della Sopraintendenza Archeologica.
Al massimo si potrebbero ricavare altri stalli a raso modificando la viabilità esistente ma anche
questa soluzione comporterebbe problemi al traffico ,specialmente nelle ore di punta.
Una proposta che potrebbe risolvere il problema ma che quasi certamente non sarà accolta
,anche se in molte città europee sono stati realizzati parcheggi sotterranei adiacenti a
monumenti importanti o addirittura sotto di essi, potrebbe essere quella di realizzare un
parcheggio sotterraneo nel fossato di Rocca Costanza, fatta salva la verifica della fattibilità
tecnica per lo smaltimento delle acque di sottosuolo e meteoriche.
2)Area Piazza Carducci
In questo caso si potrebbe realizzare un parcheggio in struttura sopraelevato visto che tre lati
della piazza sono occupati da edifici pubblici e solo un lato è occupato da residenti. Anche in
questo caso sono prevedibili rinvenimenti archeologici . La proposta troverebbe sicuramente
la opposizione dei residenti in zona in quanto la struttura dovrebbe contenere, al fine della
gestione attiva del parcheggio, almeno 400 auto il che vuol dire tre-quattro piani di parcheggio
con una sostanziale modifica dell’ambiente circostante. E’ vero che i residenti potrebbero
acquistare posti macchina, visto che la maggior parte dei fabbricati ne è privo, ma sicuramente
occorrerà una seria valutazione pro-contro.
3)Area S.Decenzio
E’ il parcheggio più esteso della città e si potrebbe realizzare un parcheggio multipiano a
condizione che si potenzi il servizio navetta per il centro. In questo caso non si ritiene che vi
siano problemi di natura archeologica ma solo di esondazione del t.Genica per cui andrebbe
realizzato in struttura sopraelevata.
4)Area compresa tra la Stazione FF.SS. e la Caserma Cialdini
E’ già destinata a parcheggio a pagamento e non si ritiene che possa essere ampliata o
realizzata struttura in elevazione. Si rileva che le dimensioni attuali degli stallo sono
insufficienti alla sosta ,in considerazione delle attuali dimensioni delle auto.
5)Area tra la Stazione FF,SS e Parco Miralfiore
E’ attualmente molto usata da pendolari e viaggiatori per la sua comoda accessibilità dalla
stazione. Si potrebbe realizzare un parcheggio multipiano ma si pone il problema del
pagamento del parcheggio, attualmente gratuito. Eventualmente è da potenziare il servizio
navetta.
6) Area via dell’Acquedotto
E’ un parcheggio di buone dimensioni ma soffre per la distanza dal centro e per il non piacevole
transito pedonale su via dell’Acquedotto ,specialmente nelle ore notturne.
Andrebbe incrementato il servizio navetta al fine di un suo maggiore utilizzo, attualmente, per
le ragioni di cui sopra, scarso.
7)Area via della Liberazione
E’ l’area, a nostro parere, che si presta di più per la realizzazione di un parcheggio a raso , Si
ritiene che con modesto impegno economico e con il sacrificio di alcuni alberi e del prato, si
possano ricavare alcune decine di stalli, realizzando un unico parcheggio con quello già
esistente. La sua vicinanza al centro storico nonché a importanti strutture come la stazione
FF.SS:,l’ospedale, il teatro Rossini certamente rende utile la sua realizzazione.
8)Parcheggio sotterraneo CONAD via Canale
Attualmente il parcheggio è poco utilizzato dai clienti del supermercato per cui si potrebbe
chiedere ,da parte del Comune, la possibilità di parcheggiare, Si ritiene la cosa di difficile
attuazione in quanto il parcheggio è direttamente collegato con il supermercato e ciò potrebbe
creare problemi di sicurezza allo stesso, specialmente nelle ore notturne.
9)Area interna S.Benedetto
Attualmente la vasta area interna del S.Benedetto è in completo abbandono e si potrebbero
certamente ricavare molti posti auto con una sistemazione non molto costosa. E’ situato in
prossimità del centro, dell’Ospedale, della Biblioteca e quindi avrebbe certamente un utilizzo
importante.
10)Area adiacente l’Auditorium Scavolini-Palazzo dello Sport di via dei Partigiani
Attualmente via Marconi, che ha una larghezza di circa 13 metri, è occupata dalle piste
ciclabili, da un parcheggio in linea sul lato sinistro e dalle due carreggiate di scorrimento. Sui
due lati ci sono due marciapiedi di circa 4 metri di larghezza ,attualmente sottoutilizzati.
Si proporne quindi, al fine di dotare il nuovo impianto realizzato e gli alberghi della zona di aree
di sosta durante gli eventi o durante la stagione balneare, di spostare le piste ciclabili sul
marciapiede e di utilizzare lo spazio così ricavato per parcheggi a spina di pesce che possono
contenere molte più auto della attuale sistemazione.
11)Area di sosta ex impianti sportivi di villa Marina
L’area si presta alla realizzazione di un parcheggio pluripiano a servizio sia dei frequentatori
della spiaggia durante l’estate sia dell’eventuale futura destinazione a servizio socio-sanitario
o altro servizio pubblico dell’imponente edificio di Villa Marina
Infine non si ritiene che sussistano altre aree ,in prossimità del centro storico, che possano
essere utilizzate come parcheggi.
Pesaro li 29 dicembre 2024,
PECOS BILL
giovedì 26 dicembre 2024
DIO, LA FELICITA' E LAPOLITICA ITALIANA
DIO, LA FELICITA' E LA POLITICA
Nel 2011 e 2021 Veniva pubblicato l'articolo seguente sul BLOG PECOS BILL in cui si riporta il fatto che la figlia di Bob Kennedy dopo il comizio tenuto a Pesaro invocava la benedizione di Dio sugli ascoltatori ed il fatto che anche Donald Trump chiude i suoi discorsi con ...”Dio vi benedica ed benedica l'America!” mi fa pensare al fatto che nei discorsi dei politici italiani Dio viene ignorato compòetamente e in tutte le occasioni e manifestazioni.
Pesaro 26 Dicembre 2024.
Pecos Bill
LA FELICITA' IERI e OGGI
Sul dizionario Le Monnier la Felicità viene definita come “la compiuta esperienza di ogni appagamento” . Lo stesso dizionario alla voce Gioia dice che essa è uno “stato o motivo di viva, completa, incontenibile soddisfazione, felicità, diletto”.
Molti, infiniti sono i motivi che possono dare gioia agli uomini, ma è certo è che questo stato d'animo non è infinito, anzi questo stato di grazia dura molto poco.
Per Giacomo Leopardi la felicità, la gioia, il piacere degli uomini è figlio d'affanno, la gioia è vana perché frutto del passato timore e quel tanto di piacere che per miracolo nasce dall'affanno è un gran miracolo.
Il coro finale della IX sinfonia di Beethoven che è stato adottato come Inno dell'Europa, canta il poema Inno alla gioia di F. von Schiller che definisce la Gioia ”bella scintilla divina” che bevono tutti i viventi dal seno della natura”. La gioia dono divino di un padre affettuoso che gli uomini debbono cercare sopra la volta stellata del cielo dove abita.
Che cosa possa essere stato detto e fatto a questo proposito in un intero festival della Felicità di Pesaro non so, ma in occasione del discorso tenuto in Piazza da Kathlen Kennedy, figlia di Bob, l'oratrice che si è congedata dai pesaresi invocando su di essi la benedizione di Dio, ha detto che in fondo per un paese la Felicità non coincide con il suo PIL (Prodotto Interno Lordo) e che la felicità consiste nella possibilità di socializzare e dedicarsi alla vita politica. Questo sarà anche vero per lei e per quelli che hanno già soddisfatto abbondantemente i propri bisogni primari. ma per la gran parte dell'umanità questo non avviene specialmente in un momento di crisi economica come questo in cui molta gente sarebbe felice di soddisfare bisogni più urgenti e vitali. Pertanto l'incremento del PIL di un paese è direttamente proporzionale con l'incremento di momenti di felicità, pertanto sarebbe bene che gli amministratori e politici non si perdessero in manifestazioni come queste e badassero di salvaguardare il reddito dei cittadini che penserebbero per conto loro ad impiegarlo per soddisfare i bisogni materiali e spirituali che ritengono più opportuni.
La felicità ciascuno la cerca e la trova nel modo che ritiene più opportuno e non compito del potere pubblico dire come, dove e quando.
Ultimamente nei mass media, nel mondo politicoe sociale si fa un gran parlare della condizione della donna che sarebbe sacrificata a favore del maschio in quanto ricoprirebbe un numero linitato dei posti dirigenziali nel campo economico e finanziario rispetto agli uomini. Questi opinionisti dovrebbero prima pensare e dimostrare che la felicità alberga in questi posti e poi dovrebbero rivendicare alle donne non il potere, ma la felicità che non si trova certo in quei luoghi.
Pesaro li 28 Agosto 2011 // 29 novembre 2021.
mercoledì 25 dicembre 2024
AUGURI DI NATALE
PREGHIERA DI NATALE
1943 *
Signore, la notte di Natale,
la santa notte della vostra nascita,
passa in questo tempo così crudele
dove la pietà sanguina di sofferenza.
Signore, la notte è molto scura,
nei cieli non si vedono stelle:
i pastori, muti, camminano nell’ombra
popolata di spie che l’ombra vela.
L’altare oscuro, la chiesa deserta
accumula la folla dei nostri morti:
dei colpi cupi danno loro l’allarme,
essi vi raccomandano la nostra sorte.
Signore, ahimè, le nostre donne piangono,
le nostre madri piangono sui loro figliuoli;
i loro figliuoli, Signore, che muoiono
per mancanza di calore e di alimenti.
Bambino Gesù, salvate i nostri fratelli,
asciugate le lacrime da quegli occhi:
che la pace abbrevi la nostra miseria
e riaccenda i nostri focolari così vuoti.
Così vuoti e così muti in quest’ora
che la vostra nascita ha consacrato;
guardate, Dio, vostra madre che piange
sopra la mangiatoia ove foste ospitato.
Non respingete la preghiera,
Signore, in questa notte di Natale;
voi che, per sollevare la nostra miseria
avete lasciato l’Eterno.
Federico Comandini-26 dic.1943
Dopo la guerra tutto era perduto salvo la speranza e la solidarietà.
Oggi il timore di perdere un po' di quanto costruito genera egoismo e paura.
Cosa dobbiamo chiedere a Gesù Bambino che viene ?
P.Emilio e Pecos Bill
PREGHIERA DI NATALE
AUGURI DI NATALE 2018
PREGHIERA DI NATALE
1943 *
Signore, la notte di Natale,
la santa notte della vostra nascita,
passa in questo tempo così crudele
dove la pietà sanguina di sofferenza.
Signore, la notte è molto scura,
nei cieli non si vedono stelle:
i pastori, muti, camminano nell’ombra
popolata di spie che l’ombra vela.
L’altare oscuro, la chiesa deserta
accumula la folla dei nostri morti:
dei colpi cupi danno loro l’allarme,
essi vi raccomandano la nostra sorte.
Signore, ahimè, le nostre donne piangono,
le nostre madri piangono sui loro figliuoli;
i loro figliuoli, Signore, che muoiono
per mancanza di calore e di alimenti.
Bambino Gesù, salvate i nostri fratelli,
asciugate le lacrime da quegli occhi:
che la pace abbrevi la nostra miseria
e riaccenda i nostri focolari così vuoti.
Così vuoti e così muti in quest’ora
che la vostra nascita ha consacrato;
guardate, Dio, vostra madre che piange
sopra la mangiatoia ove foste ospitato.
Non respingete la preghiera,
Signore, in questa notte di Natale;
voi che, per sollevare la nostra miseria
avete lasciato l’Eterno.
Federico Comandini-26 dic.1943
Dopo la guerra tutto era perduto salvo la speranza e la solidarietà.
Oggi il timore di perdere un po' di quanto costruito genera egoismo e paura.
Cosa dobbiamo chiedere a Gesù Bambino che viene ?
P.Emilio e Pecos Bill
lunedì 23 dicembre 2024
AGLI AMICI DI PECOS BILL
Lettera agli amici di Pecos Bill.
Cari amici,
Ultimamente Pecos Bill ha avuto difficoltà per inviarvi le NEWSLETTER a causa del cambiamento della procedura computerizzata per l'invio delle lettere oltre a difficoltà di ordine soggettivo e personale. Nel caso che queste difficoltà si dovessero verificare i Post o newsletter possono essere sostituita dalla lettura su il Blog PECOS BILL sul sito di GOOGL:
pecosbillpesaro.blogspot.com
grazie della attenzione e tanti cordiali auguri di Buon Natale e felice Anno Nuovo
Pesaro 22 dicembre 2024.
Pecos Bill
sabato 21 dicembre 2024
AVE MARIA
L’Ave Maria
Seduti sul parapetto del ponte di pietra
che mostra la sua vecchiaia dalle crepe,
guardano giù da lontano nella vallata
e gli occhi sono stanchi; ma il cuore non si stanca mai.
E il sole cala dietro a un velo di nuvole
e gli ultimi raggi picchiano sulla strada
Il tempo ha dei pensieri…tutti hanno i suoi guai…
e domani…domani sarà un’altra giornata!
Ecco, si alzano: si mettono la giacca
(adesso si alzano, indossano la giacca)
e poi si riavviano, e via.. e via…
sopra gli scalini della porta di Badia.
Due vecchiette canute filano alla rocca la lana;
un canto d’amore da lontano; e una bambina
ecco si inginocchia… e suona l’Ave Maria!
Din don din dan din don din dan
Ma quante sono quelle campane!
Quelle campane che nella fine
aria chiara della mattina
danno un suono più d’allegria?
Ma cosa dicono quelle campane
che in quelle ore tanto care
dondolano dondolano tutte le sere
ti riempiono di malinconia.
Sono tante tante tante
contadine e cittadine
grandi grosse mezzane e piccole
da sole o in compagnia.
Ora tristi ora contente
loro si chiamano al mattino
e dai monti al mattino
salutano all’Ave Maria.
Belle campane canterine
che suonate tutta la settimana
che suonate nella mia Cesena
tanto lontane……tanto vicine!
(Pietro Comandini)
25/4/2002
mercoledì 11 dicembre 2024
NATALE E BELZEBU
NATALE BELZEBU' A MALACODA.
Il periodo natalizio,al di la della sua eventuale valenza religiosa, da una specifità è da semprecontrassegnata da una specifità: voglio dire solo che è quella del ritorno a casa.....
A seguito della pubblicazione di questi concetti Belzebù arcidiavolo ha scritto tutto contento, questa lettera all'anico capodiavolo Malacoda
Caro amico infernale Malacoda,
Condivido il suo commento “al di la della sua valenza religiosa” riferito ad un episodio tra i più celebri della leggenda sulla vita di quel G ovvero la sua stessa nascita, nota anche come Natale. Leggendo quelle annotazioni si può essere tentati di cadere nel romanticismo, nel dolce torpore dei jingle pubblicitari con l’albero illuminato, la ruota panoramica, la pista di ghiaccio a forma di cuore, il black friday, e scordare che si sta trattando dell’Incarnazione del Nemico-che-sta-Lassù. Benissimo! Perfetto! E’ proprio così che deve essere. Se non è possibile ignorare del tutto quel nefasto avvenimento almeno lo si seppellisca sotto una coltre di buonismo e opportunità commerciali. Che la cavalcata è partita presto, a novembre o prima, in maniera che abbia adeguatamente stufato ben prima di raggiungere il suo culmine. Ma non siamo qui per consigli su come manipolare il Natale, siamo qui per suggerire nuove eccitanti interpretazioni di quelle righe – manipolare il Natale è puramente secondario. I fatti sono abbastanza noti. La fidanzata di un falegname si trova improvvisamente incinta e il suo promesso,........
per proseguire la lettura fare clik sul seguente LINK di Pecos Bill
invece di ripudiarla, inesplicabilmente decide di tenere lei e il bambino. Altri tempi, lontani dalle possibilità di scelta che abbiamo adesso: oggi ci si sarebbe disfatti dell’uno e dell’altra in men che non si dica. Era un’epoca diversa, incivile e barbarica.
L’autorità statale, decide di fare un censimento, e il falegname, che è un immigrato, porta con sé la sua novella sposa al paese d’origine per registrarsi. Ma il falegname si è dimenticato di prenotare l’albergo, e quindi rimane per strada al freddo con la moglie gravida che sta per partorire. Dimentico di ogni considerazione igienico-sanitaria, il falso padre scarica la partoriente in una stalla lurida ricavata in una grotta. E’ in questo clima malsano di degrado che viene alla luce G, futuro fuorilegge crocefisso. Nella zona sono presenti dei pastori, professione allora associata con i ladri, l’ignoranza e la violenza. Alcuni di loro visitano il bambino appena partorito, senza dubbio curiosi di vedere chi abbia avuto l’incoscienza di venire al mondo in condizioni così precarie; e magari verificare se si può compiere qualche furtarello ai suoi danni. Alcune cose vanno evidenziate all’interno del racconto. Intanto la trascuratezza e l’incoscienza dei novelli genitori: è una famiglia allo sbando, se pure si può definire tale. Una ragazza-madre, lo sposo più anziano che si presta ipocritamente ad una menzogna, il vero padre che rimane ignoto. Possiamo anche accusare la società, ma è certo che alcune persone sono patologicamente incapaci di essere genitori. Lo vedremo nel proseguimento della vita di G: da ragazzo scappa di casa, e i suoi famigliari non se ne accorgono nemmeno per due giorni. Un caso da servizi sociali. Crescendo non risulta che eserciti un mestiere se non quello di parolaio errante, non si sposa, non ha una casa: evidente tara psicologica derivante da una famiglia devastata. La sua fine ignominiosa la conosciamo tutti. Come può dunque una persona del genere pensare di esercitare qualsiasi guida morale su persone tranquille ed equilibrate, di buona estrazione? Dovrebbe essere vietato a figure simili di apparire in pubblico, per il loro stesso bene. A un personaggio di questo tipo quaggiù all’inferno sarebbe proibito entrare. Quando noi demoni proponiamo una figura esemplare non andiamo certo a frugare nell’immondizia, come in questo caso: i nostri associati sono persone a modo, rispettabili e rispettate. Non se ne vengono certo fuori con teorie bislacche su regni dei cieli o assurde pretese di essere addirittura figli del Nemico. Noi abbiamo una morale seria, di cui imponiamo il rispetto. Altro che libertà. Non si deve credere ciecamente ai fatti. La notizia infatti non risulta in nessun giornale dell’epoca, quindi possiamo tranquillamente derubricarla a mito o pettegolezzo come sa fare egregiamente lei rispondendo a quel Pecos Bill estrapolando dalla sua missiva solo pochi caratteri. A proposito di migranti: dato che la cosiddetta Sacra famiglia se l’è cavata pur venendo legittimamente rifiutata dalle locande, perché si dovrebbe provvedere all’alloggio dei transfughi? Leggiamo tra le righe del Vangelo che occorre fare sì che se la vedano da soli. Nessuno è obbligato a dare loro di meglio di quello che ha subito la famiglia del falegname. Se non ci fossero stati quegli stranieri negli alberghi, ad occupare tutti i posti, G sarebbe potuto nascere comodamente al caldo in un letto. Ricapitolando, questa storia letta nei Vangeli si presenta come un assortimento di assurdità e palesi fandonie. Molto meglio quindi lasciarle perdere e pensare solo al lato gioioso della festa, Babbo Natale, i regali, l’albero, vogliamocibene. Nasce un bambino che ha per scopo morire per l’umanità? Dimenticatelo. Non è abbastanza natalizio. Dal profondo degli inferi la saluto, il suo amico Belzebù
Pesaro 11 Dicembre 2024.
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Belzebù (al secolo Massimo Tonucci)
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