L'esercito
contro i ciclisti.
Ogni norma giuridica è
dettata in funzione di dello scopo pratico che si propone di
raggiungere. Le norme che istituiscono i sensi unici nelle strade –
che naturalmente sono fatte per essere percorse da chiunque e nei due
sensi- vengono istituiti i sensi unici. Ma perché? Perché
la strada è stretta ed i veicoli sono larghi e il loro
incrocio sarebbe difficoltoso. Perché il numero dei veicoli
che vi passano sono aumentati rispetto al passato. Perché si
vuole rendere il traffico più veloce in un solo senso di
marcia. Uno scopo secondario – stante il diritto
costituzionalmente garantito di circolazione- quello di ridurre
l'inquinamento in quella parte di città interessata a quel
tratto di strada.
Se si considera quindi la
ratio della norma l'obbligo di osservare il senso unico per i
velocipedi e la loro sanzionabilità non appare giustificata
fino a che si dimostri che l'incrocio di velocipedi provochi scontri
o il numero di essi renda difficoltosa la circolazione anche se lo
spazio occupato in sezione di un ciclista sia tale da creare
intralcio o rallentamento della circolazione.
Il più delle volte
non accade. Tuttavia il problema del senso unico non rileva nel
rapporto tra ciclista e pedone che non è tutelato o minacciato
più o meno dal senso di marcia del ciclista.. Per cui
perseguire il ciclista solo perché non segue il senso di
marcia che è imposto ai veicoli in un tratto di strada non ha
senso.
In secondo luogo la
regolazione del traffico e quindi dei sensi unici va considerato in
modo differente a seconda della dimensione e conformità delle
strade. Un conto sono le strade del centro storico ed un conto quelle
della parte esterna delle mura e un conto i viali della zona mare. Ed
inoltre occorre tenere presente l'uso delle strade nei vari periodi
della giornata. Secondo tali situazioni il traffico puo essere
diversamente regolato. Ci sono situazioni in cui imporre al ciclista
il rispetto del senso unico apparirebbe ridicolo o assurdo. Come
perseguire un ciclista che percorre un marciapiede deserto
preferendolo alla alla carreggiata stradale che è stretta tra
due file di macchine in sosta che sarebbe di estrema pericolosità
solo pensando allaaprtura di una portiera per la uscita di un
conducente o passeggero. .
Pesaro li 5 AOSTO 2912.
Avv.Paolo Emilio Comandini
Ciclista
Pesaro li 5 AOSTO 2912.
Avv.Paolo Emilio Comandini
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