martedì 14 febbraio 2017

L'ITALIA POLITICA SI DIBATTE SENZA UNA PROSPETTIVA DI RINNOVAMENTO.



L'unico serio tentativo di rinnovamento della politica italiana è stato quello del governo Renzi.
Adesso lo chiamano “renzismo” utilizzando il famigerato .suffisso ..l'.” ismo” abusato dalla politica italiana per sminuire, camuffare, mistificare il significato della parola italiana come “democreticismo”, “ populismo”,...ecc.ecc...
La verità è che il Governo Renzi è stato l'unico tentativo di rinnovamento e di novità nella palude politica italiana. Una rivoluzione?
Seguendo le linee di un programma berlusconiano (v. Travaglio del Fatto Quotidiano)
ha cominciato a sistemare al loro posto i sindacati dicendo loro che dovevano fare il loro lavoro di rappresentanza degli interessi economici dei lavoratori, mentre il Governo ed il Parlamento dovevano fare il loro parche a loro spetta di governare e fare le leggi. Una premessa logica e semplice che nessuno aveva osato dire e tanto meno fare con un governo di sinistra.

Altra coraggiosa riforma rivoluzionaria è stata quella di fare approvare dal Parlamento un progetto, anzi, una riforma Costituzionale che aboliva enti inutili e addirittura il Senato della Repubblica i cui membri hanno votato la loro eutanasia. Vi pare poco?
Contro questo Renzismo come meravigliarsi di vedere colto al balzo il referendum per il realizzarsi di una reazione conservatrice unica, eccezionale e portatrice di una accozzaglia di interessi precostituiti di più varia natura e contrastanti tra loro: dai sindacati della Camusso a l'Anpi, ai vari partiti divisi su tutto, ma uniti contro l'unica minaccia di rinnovamento di questa politica italiana caduta anzi ricaduta nella palude da cui non si vede come potrà rialzarsi.
Le riforme, anche se le più illuminate e condivise -a parole- sono utopia se non appoggiate da le baionette di qualche potere magari esterno. Dico troppo? Che Dio ci aiuti!

Pesaro li 31 gennaio 2017.

Pecos Bill


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