Adesso lo chiamano
“renzismo” utilizzando il famigerato .suffisso ..l'.” ismo”
abusato dalla politica italiana per sminuire, camuffare, mistificare
il significato della parola italiana come “democreticismo”, “
populismo”,...ecc.ecc...
La verità è che il
Governo Renzi è stato l'unico tentativo di rinnovamento e di novità
nella palude politica italiana. Una rivoluzione?
Seguendo le linee di un
programma berlusconiano (v. Travaglio del Fatto Quotidiano)
ha cominciato a sistemare
al loro posto i sindacati dicendo loro che dovevano fare il loro
lavoro di rappresentanza degli interessi economici dei lavoratori,
mentre il Governo ed il Parlamento dovevano fare il loro parche a
loro spetta di governare e fare le leggi. Una premessa logica e
semplice che nessuno aveva osato dire e tanto meno fare con un
governo di sinistra.
Altra coraggiosa riforma
rivoluzionaria è stata quella di fare approvare dal Parlamento un
progetto, anzi, una riforma Costituzionale che aboliva enti inutili e
addirittura il Senato della Repubblica i cui membri hanno votato la
loro eutanasia. Vi pare poco?
Contro questo Renzismo come meravigliarsi di vedere
colto al balzo il referendum per il realizzarsi di una reazione
conservatrice unica, eccezionale e portatrice di una accozzaglia di
interessi precostituiti di più varia natura e contrastanti tra loro:
dai sindacati della Camusso a l'Anpi, ai vari partiti divisi su
tutto, ma uniti contro l'unica minaccia di rinnovamento di questa
politica italiana caduta anzi ricaduta nella palude da cui non si
vede come potrà rialzarsi.
Le riforme, anche se le
più illuminate e condivise -a parole- sono utopia se non appoggiate
da le baionette di qualche potere magari esterno. Dico troppo? Che
Dio ci aiuti!
Pesaro li 31 gennaio 2017.
Pecos Bill
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