giovedì 18 agosto 2016

IL BURKINI



Il Burkini (capo di abbigliamento brevettato da una ditta australiana che copre gran parte del corpo di chi lo indossa lasciando scoperto il viso) sta suscitando scandalo e provvedimenti amministrativi del tutto ingiustificati.
Bisogna ricordare come solo prima del II conflitto mondiale con il diffondersi della balneo-terapia ed il sorgere degli stabilimenti balneari le donne andavano a fare il bagno con il vestito completo e poi in spiagge separate da quelle degli uomini (compreso Pesaro). Nelle campagne le donne sposate portavano tutte un fazzoletto in testa che copriva la loro chioma. Era un comportamento conforme alla mentalità e società del tempo che si è evoluta gradualmente poi con il passaggio dal costume intero al bikini senza parlare del topless o il nudismo integrale. Il modo di pensare e di agire delle famiglie mussulmane oggi è quello nostro di 80 anni fa. Se il Burkini è un abbigliamento che permette alle donne mussulmane di andare in spiaggia e fare il bagno piuttosto che stare a casa ben venga il Burkini che con il tempo verrà gettato agli stracci dalle stesse donne che lo usano. Nessuno scandalo e nessuna violazione dei valori tradizionali della Repubblica francese o dell'occidente. Se mai, al contrario, i divieti e le multe applicate sono chiaramente una violazione del valore che deve essere tutelato e che è il diritto di Libertà. Il diritto di vestirsi come a ciascuno piace-salvo l'obbligo di mostrare il viso in pubblico-.
Pesaro li 18 agosto 2016.

Pecos Bill


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