Finalmente
è stata realizzata la statua di Pasqualon. Finalmente una scultura
che esprime l’anima profonda della città e dei pesaresi. Si parla
adesso della sua allocazione. E’ ovvio che questa avvenga nella
parte della città da lui frequentata che è quella del Centro
storico. Piazzale Collenuccio andrebbe benissimo, ma andrebbe bene
anche sotto il loggiato del Palazzo Ducale dove certamente, nelle
giornate di pioggia, il Poeta si rifugiava insieme ai suoi
ascoltatori. Quello che mi auguro è che non venga sistemata su di un
piedistallo. La statua deve essere messa “con i piedi per terra”
perché lui non vorrebbe essere innalzato al di sopra dei suoi
ascoltatori e perché Edoardo Giansanti deve essere ancora attorniato
dal suo popolo, come una volta.
Non
ho visto l’opera se non dalle foto pubblicate dal giornale per cui
non posso dare un giudizio estetico, ma Pasqualon che era un uomo
così debole e fragile, così indifeso, perché costruirlo proprio di
acciaio?
Pesaro
li 26 agosto 2004-
Paolo
Emilio Comandini.
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