martedì 1 settembre 2015

FRONTINO








Rosso all'oriente e limpido il mattino
lieto nei canti nell'azzurro ascende!
E perchè torvo, ferma sul divino
brando la mano, ne la cupa attende

ombra de' faggi, vigile Vandino?
Ah! mala gloria il fosco animo accende
o superbo Giovanni! Oggi il destino
sui bianchi gigli sanguinoso scende .

Fulgida gemma è libertà che ancora
su queste arene tormentate affiora.
Invan ti affretti e la rapace mano

protendi: tornna ai tuoi lidi, o insano,
che in cambio su te scender veloce
oggi insieme vedrai Aquila e Croce!

Castello situato sopra una appendice del Carpegna. Gelosissimo della sua libertà fu uno dei primi ad insorgere contro Cesare Borgia per ritornare sotto i signori di Urbino conti del Montefeltro ai quali si mantenne sempre fedele. Nel 1517 volendo Giovanni de Medici impadronirsi del castello, un prode Vandini postisi alla testa di valorosi attese il nemico in una imboscata e lo sconfisse e lo costrinse a disordinata fuga. Narra la cronaca o la leggenda che fra le suppellettili della famiglia Vandini fosse una spada anfichissima e miracolosa che sarebbe appartenuta all'apostolo San Paolo.

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