mercoledì 10 settembre 2014

IL TURISMO

Il Turismo non è commercio, ma è anche commercio. Il Turismo non è industria, ma è anche attività industriale. Il Turismo non è viabilità e trasporto, ma anche viabilità e trasporto. Non è cultura, ma è anche attività culturale. Non è sanità, ma anche cura e soggiorno. Non è industria alberghiera, ma anche attività alberghiera. Il Turismo coinvolge praticamente un complesso di attività così vasto che non può essere seguito, analizzato e gestito da una sola di queste componenti economiche e richiede una particolare ed unitaria visione di questo fenomeno sociale che necessita una elevata professionalità di coloro che se ne occupano.
Una volta di Turismo si occupavano gli Enti Provinciali del Turismo, le Aziende Autonome di Soggiorno a livello provinciale e comunale. Vi erano poi le Pro Loco nei comuni minori; Erano organizzazioni specializzate e rappresentative di tutte le organizzazioni economiche, sociali e culturali interessate al Turismo. La Regione ha smantellato questa organizzazione disperdendo preziose professionalità e sempre sacrificando il comparto pesarese che era il più avanzato delle Marche.
Ora chiunque avesse da dire o fare in questo settore non sa a chi rivolgersi e non è da pretendere che gli assessori al turismo, nominati e scelti secondo criteri del tutto alieni e precari siano professionalmente e culturalmente preparati.
Del danno e decadenza dell'organizzazione turistica se ne può rendere conto facilmente chi ha vissuto gli anni del dopoguerra in cui il turismo è stato creato e si è sviluppato in questa città.
Come si può rimediare? Come si può ristabilire di nuovo un punto di incontro tra tutte le categorie di cui sopra interessate al Turismo oltre che riferimento per i turisti e per i pesaresi?
In attesa di una riforma auspicabile della legge regionale, nulla vieterebbe di fondare a Pesaro una Pro Loco in cui fossero rappresentate tutte le citate categorie interessate. Non occorrerebbe spendere soldi specie se a questo organismo partecipassero persone cui stesse a cuore la Città e non il gettone di presenza.
Pesaro li 28 febbraio 2014.


P.Emilio Comandini

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